Attualià

LA PSICOTERAPIA NEL DISTURBO D’ANSIA: prospettive di cura

By 10 Ottobre 2020 No Comments

di Maria Sangiuliano

Fra i problemi psicologici più diffusi vi è il disturbo d’ansia: chi soffre di questo prova un vissuto di allerta costante  e  paura di non saper più fronteggiare le situazioni; i pensieri sono convogliati sul problema e dominano su tutto, oscurando anche il ricordo  di ciò che era una risorsa, un’abilità, un lato positivo del carattere.

Immaginiamo il pensiero come fosse un’onda radio che percorre la nostra mente: se il pensiero prevalente è negativo e parla ad esempio di delusione, di sconfitta, di pericolo imminente… monopolizzerà completamente il sistema mentale. Il cervello umano, tuttavia, è naturalmente congeniato  per trovare punti di vista alternativi e positivi. Anche il pensiero positivo che parla ad esempio di riuscita, di potercela fare, di reazione costruttiva avrà un percorso nella mente come quello di un’onda radio.

Il trucco allora è di sintonizzarsi sull’onda radio giusta, conduttrice di leggerezza e costruttività. Come siamo in grado di cambiare stazione di frequenza su una radiolina che emette  messaggi non graditi ad altri benaccetti, così possiamo imparare a spostare la focalizzazione della nostra mente dall’onda -pensiero negativa ad un’altra positiva.

La psicoterapia facilita questo processo di trasformazione del punto di vista su un’esperienza della vita in un momento difficile;  sblocca l’ostacolo creatosi e fa affiorare il positivo nascosto e dimenticato. La memoria delle proprie risorse può venire momentaneamente archiviata, ma non si cancella. La psicoterapia aiuta a far riaffiorare l’identità più autentica messa a tacere dal problema presente.

Nel mio lavoro noto che a volte vi è timore di aprirsi e  cominciare una psicoterapia, per paura di stare peggio nel ricordare e parlare del proprio problema. Nella realtà invece cominciare a parlarne dà modo di chiarire la situazione. Ciò che può arrivare alla parola è già in parte ragionato, ma in una posizione di sicurezza data dall’ascolto del terapeuta privo di giudizio. Ciò che viene descritto non è né bene né male in assoluto, ma intanto diviene consapevole e più gestibile.

Inoltre l’impronta che dò nei percorsi coi miei pazienti consente di attivare le  risorse dimenticate o nascoste, parallelamente al trattamento graduale del problema dato dal disturbo psicologico.

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